Come spieghiamo che spesso le delusioni affettive si ripetano, con relazioni che sembrano seguire sempre il medesimo schema e il medesimo andamento, con partner che paiono assomigliarsi l’uno all’altro in maniera evidente, senza che il tempo riesca a portare maggiore consapevolezza di questi meccanismi?
Una delle osservazioni che emergono con maggiore nitidezza dai percorsi di psicoterapia è la presenza di traumi o ferite non elaborate nella storia di vita del paziente, che influiscono significativamente sulla sua capacità di scegliere relazioni giuste con partner adatti a costruire una buona condivisione emotiva. Aver vissuto relazioni familiari caratterizzate dalla sensazione costante di poter subire un abbandono affettivo, cioè di perdere l’amore dei genitori per averli delusi, fatti arrabbiare, spaventati, oppure relazioni in cui la figura adulta si comportava in modo freddo, distaccato, giudicante, o ancora, rapporti segnati da maltrattamenti e abusi di natura emotiva o fisica, conduce a sviluppare una struttura di personalità nella quale predominano sentimenti di paura, sfiducia, vergogna, rabbia.
Si possono generare schemi relazionali di dipendenza dall’altro o di dominanza aggressiva, condotte di evitamento o strategie di ipercontrollo; in questi casi, la qualità delle relazioni risulta fortemente condizionata dalle esperienze dolorose del passato, in generale, e dell’infanzia in particolare.