Una delle caratteristiche distintive della psicoterapia cognitivo-comportamentale è l’attenzione riservata al trattamento del sintomo. Chi si rivolge ad un terapeuta spesso si domanda, e domanda al professionista, quali sono i passaggi della terapia, cosa si fa concretamente per risolvere il problema.

La terapia cognitivo-comportamentale risponde che è molto importante partire dal trattamento del sintomo non perché questo esaurisca i contenuti dell’intervento clinico, ma perché il paziente per poter svolgere un lavoro terapeutico che scenda in profondità ha innanzitutto bisogno di sentire un miglioramento delle proprie condizioni emotive e della qualità della vita.

Facciamo l’esempio del disturbo di panico: è presumibile che i fattori coinvolti nell’insorgenza del panico siano molteplici – necessità di mantenere il controllo, difficoltà a tollerare l’incertezza, paura del giudizio e molti altri che fanno riferimento alla personalità dell’individuo – ma le sensazioni che il paziente prova sono specifiche e precise: la sua vita quotidiana è fortemente danneggiata dal panico, le sue relazioni vengono condizionate in negativo dal timore di poter stare male, le esperienze che potrebbero interessarlo, gratificarlo o divertirlo sono pregiudicate dal malessere emotivo. Il sintomo inoltre lo fa sentire malato, diverso dagli altri, incapace di organizzare la propria vita come vorrebbe. E’ su questo che agisce la psicoterapia cognitivo-comportamentale: se il paziente può trattare il panico utilizzando strategie e tecniche che lo riducono – ristrutturazione dei pensieri, gestione dei sintomi fisici, incremento delle abilità di fronteggiare le situazioni temute – riesce a sperimentare un miglioramento del quadro generale e questo ha l’effetto sia di farlo sentire maggiormente efficace, non più in balìa del panico, sia di motivarlo alla terapia. Si innesca così un circolo virtuoso per il quale il soggetto ha una percezione di sé rinforzata, si accorge che il panico è un problema superabile e gradualmente mette in gioco nella terapia desideri e scopi nuovi, su tutti quello di accrescere la conoscenza di sé ad un livello più profondo.

Chi non ha mai affrontato una terapia ha bisogno di sentirsi al sicuro e il modo migliore per raggiungere questo obiettivo è poter osservare i progressi compiuti nell’esperienza reale; la psicoterapia cognitivo-comportamentale non dimentica l’importanza di operare un intervento che si occupi dell’intera personalità dell’individuo, ma allo stesso tempo sottolinea l’esigenza di curare il sintomo, specie quando è invalidante.

Una volta costruita una buona relazione fra terapeuta e paziente – obiettivo facilitato dalla scelta del terapeuta di dare rilevanza ai problemi concreti del paziente – e privilegiando un’impostazione clinica secondo cui l’autostima e la fiducia nelle proprie capacità si alimentano soprattutto attraverso il superamento di difficoltà quotidiane, la psicoterapia prende forma integrando emozioni, pensieri e comportamenti.

Chi volesse ricevere maggiori informazioni per intraprendere una psicoterapia può contattare il Dott. Gianluca Frazzoni Psicologo Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale e fissare un primo consulto gratuito in uno degli studi di Milano.
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