La psicoterapia promuove il cambiamento. Il cambiamento più importante è l’autonomia. Quando si intraprende un percorso psicologico si portano all’attenzione del clinico alcuni sintomi specifici e generalmente un desiderio di cambiare, di progredire verso la risoluzione dei problemi. In molti casi il paziente sente di non riuscire a scegliere, è spaventato non solo da ciò che gli accade nel presente ma anche dalle prospettive future, dagli scenari che sembrano incombere e che egli crede di non saper affrontare. Spesso la convinzione dominante è “io non ce la faccio”, che potremmo traslare in “DA SOLO non ce la faccio” ossia nella paura di non essere in grado di affrontare con le proprie forze le situazioni che si presentano. La richiesta di cura è l’emblema di un malessere che riguarda la sfiducia nelle proprie risorse.
La psicoterapia non si propone di insegnare nozioni né di confezionare per il paziente il rimedio perfetto alle sue difficoltà, bensì lo aiuta a ritrovare la capacità di scegliere; autonomia significa fidarsi dei propri pensieri, delle proprie emozioni e percezioni, sentire la necessità e il piacere di ascoltarsi per arrivare a prendere decisioni ponderate o semplicemente per vivere esperienze gratificanti; è possibile essere autonomi anche nelle relazioni con gli altri, liberandosi dal condizionamento che deriva dal dover soddisfare le aspettative di chi sta intorno.
Autonomia significa esprimere e sostenere opinioni personali, farsi guidare dai propri gusti e preferenze, non per ignorare il punto di vista dell’altro ma per dare valore al proprio: le idee che scaturiscono dal proprio modo di essere non vanno fatte condividere, cioè imposte, ma condivise, introdotte nella relazione con l’altro avendo fiducia che non siano sbagliate o inaccettabili. Spesso questa credenza negativa è causata da esperienze passate nelle quali il soggetto è stato sistematicamente criticato, rimproverato, indotto a chiudersi e a non esplorare l’ambiente circostante; da tali vissuti si sviluppa la sfiducia di poter essere apprezzato dagli altri nello scambio di contenuti autentici e positivi, insieme alla convinzione di essere vulnerabile, incapace di un progetto di vita autonomo.
Diventa difficile stabilire obiettivi e attuare i comportamenti necessari a raggiungerli, tollerare le emozioni negative avendo la consapevolezza che anch’esse fanno parte del repertorio di esperienze umane ma non sono insormontabili; la possibilità di essere autonomo viene ostacolata da pensieri ansiosi, preoccupazioni su di sé e sul futuro. La rappresentazione che l’individuo elabora di se stesso è vincolata alla necessità di controllare gli eventi minacciosi e di essere sostenuto da altri per contenere gli stati emotivi sgradevoli; la psicoterapia aiuta il paziente a riconoscere e a smuovere le proprie spinte indipendenti fidandosi di poter attraversare fasi di vita anche complesse per generare un cambiamento duraturo, aumenta la percezione di efficacia personale, riduce i comportamenti dipendenti nelle relazioni e favorisce la riscoperta di desideri, scopi, bisogni che il soggetto aveva accantonato o il cui soddisfacimento era stato illusoriamente delegato all’intervento di altri. Il primo risultato di questo processo è un incremento del benessere emotivo, unito alla sensazione di poter agire anche da soli sulle proprie difficoltà.
Chi volesse ricevere maggiori informazioni per intraprendere una psicoterapia può contattare il Dott. Gianluca Frazzoni Psicologo Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale, telefonando al numero 340/1874411 o scrivendo all’indirizzo email info@psicoterapiaemilano.it, e fissare un primo consulto gratuito presso uno degli studi di Milano.