La personalità paranoide è caratterizzata da una diffidenza pervasiva che rende difficili le relazioni interpersonali e provoca intense emozioni di rabbia e ansia. La persona che esprime questa struttura caratteriale non si fida degli altri ed costantemente concentrata sul timore che essi possano approfittare di lei.

La personalità paranoide si fonda sulla convinzione che sia pericoloso condividere con gli altri i propri pensieri, le proprie emozioni e intenzioni, poiché gli altri potrebbero acquisire informazioni utili ad architettare un raggiro o più semplicemente a screditare il soggetto.

Lo sguardo dell’altro viene vissuto come un atteggiamento indagatorio, teso a perseguire un obiettivo che secondo il soggetto paranoide potrebbe rappresentare una minaccia. Le relazioni interpersonali sono quindi un contesto nel quale la personalità paranoide si sente osservata, giudicata, vittima di una trama ingannevole da cui non riesce a difendersi.

Questo condiziona la qualità delle relazioni rendendole stentate, prive di una reale intimità emotiva, bloccate da pensieri preventivi che mettono in dubbio l’autenticità di ogni rapporto. La personalità paranoide è costantemente impegnata a domandarsi se può fidarsi dell’altro ed è pronta a interpretare ogni contrasto come la prova di quanto sia facile essere ingannati. Le difficoltà che insorgono nelle relazioni vengono vissute con un sentimento di delusione e rabbia cui fa da correlato cognitivo l’idea che sia più protettivo evitare il contatto con gli altri.

La personalità paranoide tende quindi a isolarsi, a estraniarsi, soffrendo per questa distanza ma al tempo stesso giustificandola con la necessità di proteggersi dai pericoli che possono derivare dalle cattive intenzioni del prossimo.

Lo schema di base con cui vengono giudicate le relazioni, la lente di ingrandimento che deforma il contenuto delle esperienze sociali e relazionali, si possono sintetizzare con l’idea che non esistano affetti autentici e genuini, sentimenti di fiducia che è possibile dare e ricevere, ma che al contrario il fine ultimo dei rapporti umani sia ottenere un vantaggio per sé. Questo scopo, secondo la personalità paranoide, domina le relazioni e ne plasma l’essenza più vera: ogni individuo è preoccupato di utilizzare i rapporti con gli altri per incrementare il proprio benessere, il proprio ego o il potere da cui è attratto; non esiste la possibilità di aprirsi in maniera sincera senza correre un grave pericolo o subire una delusione cocente.

La psicoterapia cognitivo-comportamentale tratta la personalità paranoide impostando un cammino terapeutico nel quale il paziente ha la possibilità di sperimentare una relazione di cui può fidarsi, quella col terapeuta. Non è facile costruire questa fiducia, occorre superare molti ostacoli, ma una buona relazione terapeutica è il primo fondamentale passaggio verso la creazione di nuovi schemi relazionali. Il paziente trasferisce gradualmente la fiducia che ha iniziato a provare nel contesto terapeutico all’esterno, verso le sue relazioni quotidiane e i contesti nei quali si sente minacciato. Poco alla volta cambiano i suoi sentimenti e le sue attribuzioni di significato; la terapia mette in luce che egli prova in realtà un desiderio di relazione frenato dalla paura di essere respinto o trattato in maniera ambigua, come forse ha avuto modo di riscontrare in alcune relazioni significative del suo passato, per esempio quelle familiari. Se il paziente attribuisce a se stesso intenzioni positive ma accusa gli altri di essere persone negative, il lavoro terapeutico punta a mostrargli che ci sono molte situazioni in cui le sue paure possono essere riconosciute, trattate come emozioni legittime ma soggettive – quindi non necessariamente coincidenti con la realtà oggettiva – e superate attraverso una lenta ma costante esplorazione degli stati emotivi collegati a una buona relazione.

 

Chi volesse ricevere maggiori informazioni per intraprendere una psicoterapia può contattare il Dott. Gianluca Frazzoni Psicologo Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale, chiamando il numero 340/1874411 o scrivendo all’indirizzo email info@psicoterapiaemilano.it, e fissare un primo consulto gratuito in uno degli studi di Milano.

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