Paura nel rimanere soli
La dipendenza affettiva si fonda sulla paura di rimanere soli. Il dipendente affettivo accetta di vivere una relazione insoddisfacente, talvolta addirittura maltrattante, perché bloccato dalla paura di rimanere senza quel legame che rappresenta per lui la più importante fonte di sicurezza, autostima, identità.
Pur di mantenere la relazione accetta di assecondare i bisogni del partner anche quando entrano in conflitto con i suoi, arrivando a plasmarsi sulle richieste dell’altro e ad accantonare le proprie esigenze allo scopo di tutelare l’equilibrio emotivo del rapporto. In questo modo si crea una dinamica sbilanciata che porta il dipendente affettivo a sviluppare un sentimento di insofferenza, ansia, rabbia, ma queste emozioni devono essere soffocate o almeno limitate nella loro espressione per non correre il rischio di subire un abbandono.
La separazione, infatti, viene vissuta dal dipendente affettivo come un evento inaccettabile, che conferma la sua totale mancanza di valore e l’impossibilità di essere amato.
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Psicologo Psicoterapeuta Gianluca Frazzoni
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