L’ansia e’ un’emozione ricorrente nel malessere psicologico di coloro che intraprendono una psicoterapia, ma in realtà ha una funzione importante nel funzionamento mentale umano. Quando dobbiamo affrontare una situazione nuova o imprevista, quando ci troviamo in difficoltà di fronte a un compito da eseguire sperimentiamo un’attivazione fisica e psicologica, chiamata arousal, che ci consente di sfruttare al meglio le nostre energie; i muscoli vengono alimentati attraverso la circolazione sanguigna, il nostro pensiero e’ più attivo e si concentra sulle possibili soluzioni del problema, la motivazione ad agire aumenta in considerazione dell’importanza di ciò che stiamo facendo. L’ansia che invece percepiamo come un ostacolo alla nostra efficienza, che ci procura disagio impedendoci di vivere con serenità esperienze apparentemente tollerabili e perfino piacevoli, e’ frutto di un’elaborazione più complessa nella quale intervengono fattori cognitivi e significati personali.
L’attivazione fisica e mentale viene interpretata come una perdita di controllo che può causare conseguenze negative o addirittura catastrofiche; le previsioni spiacevoli finiscono per tramutarsi in dati oggettivi poiché l’ansia paralizza il soggetto, compromette la sua capacità di gestire adeguatamente i diversi contesti di vita e in molti casi lo induce ad evitare ciò che ritiene pericoloso. In questo modo si genera un circolo vizioso che conferma i timori di partenza; la cattiva esecuzione di un compito, l’impaccio manifestato nel corso di un’interazione sociale, la necessità di evitare un luogo o una situazione sono dirette conseguenze dell’ansia ma si traducono in una valutazionedi incapacità personale e nella convinzione che i pericoli immaginati siano reali.
La psicoterapia cognitivo-comportamentale afferma che l’ansia appartiene al nostro patrimonio di esperienze e può essere utilizzata come slancio positivo. Sentirsi agitati prima di un esame o davanti a qualcuno che ci piace non rappresenta nulla di strano o di sbagliato, ma se abbiamo sviluppato la convinzione di non poter sostenere questa condizione subiamo due effetti negativi: da un lato non sfruttiamo le nostre risorse e l’energia che deriverebbe dall’attivazione psicologica e corporea, dall’altro amplifichiamo la percezione di rischio.
Chi volesse ricevere maggiori informazioni per intraprendere una terapia dell’ansia può contattare il Dott. Gianluca Frazzoni Psicologo Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale e fissare un primo consulto gratuito in uno degli studi di Milano.